A Cuba ti fischiano le orecchie?
Tra deepfake non consensuali, sindromi misteriose e vincitori di tennis, buona settimana con il Recappigro!
Dei deepfake non consensuali di Rose Villain hanno riaperto un discorso molto spinoso sulla tecnologia e sul conenso.
Si sta cercando di trovare una risposta alla famigerata “Sindrome dell’Havana”: la conoscevate?
Sinner continua a vincere tornei, e Vitamine dopo 472 puntate ha finito la programmazione giornaliera, ma non ha chiuso i battenti, state attenti.
Questa è violenza
Negli ultimi giorni sul web sono circolate alcune foto false che ritraggono la cantante Rose Villain nuda. Non è il primo caso di deepnude, cioè di immagini o video realizzati tramite l’intelligenza artificiale, unendo il volto di una persona a un corpo nudo e in pose sessualmente esplicite.
I deepnude rientrano nella categoria dei deepfake, cioè quei materiali creati grazie a software di intelligenza artificiale (tramite la tecnologia di “deep learning”) che, partendo da contenuti reali, modificano o ricreano, in modo estremamente realistico, le caratteristiche di un volto, di un corpo e persino i movimenti e la voce di una persona.
È un fenomeno che può riguardare tanto le celebrità (tra queste uno dei casi più recenti è stato quello di Taylor Swift a gennaio) quanto le persone comuni, anche perché con i progressi dell'intelligenza artificiale, creare deepfake è diventato più semplice ed economico. In generale, però, colpisce maggiormente le donne, soprattutto per i contenuti a sfondo pornografico, che oggettificano ulteriormente il corpo femminile.
La manipolazione avviene quasi sempre senza il consenso della persona interessata e costituisce, a tutti gli effetti, una forma di violenza, potenzialmente illegale anche se non direttamente. Non esiste ancora, infatti, una legislazione specifica per i deepfake, ma chi realizza questi contenuti può essere condannato per i reati di diffamazione, diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti o pedopornografia (se sono coinvolti minori).
Deepnude e deepfake possono danneggiare la dignità e la reputazione delle persone coinvolte, con conseguenze anche gravi per la salute mentale (i contenuti possono essere sfruttati per screditare o anche ricattare le vittime). La stessa Rose Villan ha raccontato sui propri social di essersi sentita “a disagio” e “violata” e ha ricordato che “queste cose succedono anche a persone molto fragili che magari non sanno proteggersi e difendersi come invece possono e devono fare”.
La sindrome dell’Havana
Vi ricordate di quella misteriosa malattia che, a partire dal 2016, ha iniziato a colpire alcuni diplomatici e agenti segreti americani? Ecco, sulla sindrome dell’Avana (chiamata così perché i primi episodi si sono verificati nella capitale cubana) sembrano esserci delle novità.
Da una nuova inchiesta giornalistica realizzata da The Insider, in collaborazione con la rivista tedesca Der Spiegel e il programma televisivo statunitense 60 Minutes, sono emerse nuove prove a sostegno della “pista russa”. Secondo gli autori dell’indagine, infatti, la misteriosa malattia potrebbe essere causata da una ipotetica arma sonora utilizzata dall’intelligence russa. Ma facciamo un passo indietro: che cosa sappiamo di questa sindrome finora?
Conosciamo, innanzitutto, i sintomi. Le vittime (fino a oggi, tra le 100 e le 200), dopo aver sentito un rumore forte o una pressione all’interno della testa hanno segnalato vertigini, emicrania, nausea, vomito, spossatezza e talvolta perdita dei sensi e della memoria. In alcuni casi, sono stati riportati anche problemi permanenti all’udito o alla vista.
Per quanto riguarda le cause del malessere, sono state avanzate diverse teorie. Una delle più discusse e controverse ipotizza che i sintomi possano essere collegati all’uso di un dispositivo che sfrutta le onde elettromagnetiche e viene indirizzato di proposito verso le persone. Finora, però, non sono mai state trovate prove concrete che lo dimostrassero e anche l’intelligence statunitense ha respinto in più occasioni la tesi dell’arma segreta.
Gli autori dell’indagine, però, hanno scoperto che diversi agenti dei servizi segreti russi si trovavano vicino ai luoghi in cui si sono verificati alcuni casi di questa sindrome e che il Ministero della Difesa russo nel 2017 ha ottenuto i diritti su alcune ricerche scientifiche, tra cui anche una che riguarda “armamenti acustici non letali”.
Non una prova definitiva, insomma, come hanno ammesso anche gli stessi giornalisti, ma un nuovo tassello di una vicenda attorno a cui c’è ancora molta incertezza e scetticismo.
Nel resto del mondo
Taiwan scossa: al largo dell’isola di Taiwan c’è stato un terremoto di magnitudo 7.4, il più forte degli ultimi 25 anni. Sono morte dieci persone, almeno trenta risultano ancora disperse e ci sono stati oltre mille feriti. Stanno continuando le scosse di assestamento.
Mattarella in Africa: il presidente della Repubblica ha visitato la Costa d’Avorio e il Ghana per rafforzare la collaborazione con i Paesi dell’Africa occidentale. Durante gli incontri, Mattarella ha parlato anche degli “obiettivi di tutela delle risorse locali del piano Mattei”.
Gaetano Pesce: a 84 anni è morto a New York il designer, scultore e architetto italiano Gaetano Pesce, noto soprattutto per la poltrona Up5, uno dei primi arredi in poliuretano, prodotta nel 1969 per rappresentare l’oppressione femminile.
Gaza: un attacco aereo israeliano ha ucciso sette operatori della ong World Central Kitchen nella città di Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza, mentre si stava organizzando la consegna (poi interrotta a causa dell’attacco) di 400 tonnellate di aiuti umanitari.
Sinner a Miami: il tennista italiano Jannik Sinner ha vinto la finale del torneo Masters 1000 di Miami, negli Stati Uniti, battendo il bulgaro Grigor Dimitrov in due set (6-3, 6-1). L’atleta 22enne è così diventato in numero due al mondo.
L’aviaria è arrivata all’uomo, solo uno, però comunque.
Stai sul pezzo
Lunedì ci sarà un’eclissi totale di sole, qui per le coordinate.
Dall’11 aprile ci saranno delle novità su Whatsapp invece.