Cum grano Salis
Tra violazioni di diritti civili, piani per l'Africa e tennisti fenomenali, buona settimana con le Weekly Pills!
Recappigro
Ilaria Salis e la sua detenzione in Ungheria sono diventati un caso politico e mediatico.
Il Governo italiano ha ospitato decine di diplomatici africani per aprire le danze del Piano Mattei.
Sinner è diventato l’orgoglio dell’Italia ed è uscita l’11esima puntata di Squattrinati, la pratica dei fondi pensione.
Niente diritti civili in Ungheria
Questa settimana è iniziato il processo a Ilaria Salis: l’attivista italiana che da quasi un anno è in detenzione preventiva in un carcere di massima sicurezza di Budapest, in Ungheria, è arrivata in tribunale in catene, con le manette ai polsi e i piedi legati da cinturoni di cuoio chiusi con lucchetti. Le immagini sono circolate molto e il suo caso sta ricevendo sempre più attenzione mediatica. Ma chi è Ilaria Salis e perché è stata arrestata?
Salis ha 39 anni, è un'insegnante di scuola elementare a Monza e un’attivista antifascista, da sempre impegnata politicamente e socialmente. Lo scorso anno si trovava a Budapest per partecipare a contro-manifestazioni organizzate in occasione dei cortei neonazisti che celebrano il “Giorno dell’onore”. Da diversi anni, infatti, migliaia di militanti di estrema destra da tutta Europa si ritrovano in Ungheria per ricordare il battaglione nazista che nel 1945 tentò di impedire l’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa.
Tra il 9 e il 12 febbraio del 2023, però, alcuni neonazisti sono stati aggrediti per strada da un gruppo di persone a volto coperto: pochi giorni dopo Salis è stata arrestata dalle autorità ungheresi che sostengono abbia pianificato e partecipato alle aggressioni. La procura ha chiesto 11 anni di carcere, ma secondo gli avvocati della donna (che all’udienza di lunedì si è detta “non colpevole”) la pena massima per i reati che le sono stati contestati è di 24 anni.
A far discutere non è soltanto la gravità della possibile condanna, ma sono anche le dure condizioni in cui è stata (e continua ad essere) detenuta, contrarie alla normativa europea. Ha pochi contatti con la famiglia, la sua cella è infestata da topi, scarafaggi e cimici dei letti e non riceve medicinali né prodotti per l’igiene personale e, talvolta, nemmeno il cibo.
Il caso Salis ha suscitato polemiche e indignazione anche per come è stato gestito dalla diplomazia italiana, dal governo e in particolare dal ministero degli Esteri, le cui prime reazioni contro il trattamento degradante riservato alla donna sono arrivate solo in questi ultimi giorni.
Ci vorrà del tempo per capire come potrà svilupparsi la situazione e se a Salis potranno essere concessi almeno i domiciliari cautelari (cioè a processo in corso) in Italia. La prossima udienza intanto è prevista il 24 maggio.
Mattei fai Piano
La Conferenza Italia-Africa che si è svolta a Roma domenica 28 e lunedì 29 gennaio è stata l’occasione per il governo Meloni di fornire i primi dettagli del cosiddetto “Piano Mattei”.
Finora non era mai stato specificato il contenuto effettivo di questo progetto: si sapeva che era stato pensato dal governo per potenziare le politiche di cooperazione tra l’Italia e i Paesi africani, promuovendo accordi e investimenti nel continente che, tra le altre cose, potessero assicurare all’Italia un rifornimento energetico sicuro, un maggior controllo delle rotte migratorie e una conseguente riduzione degli sbarchi.
L’idea alla base del Piano è quella di una “collaborazione paritaria”, aspetto evidente dal richiamo a Enrico Mattei, fondatore dell’Eni (Ente nazionale idrocarburi) e promotore di un approccio anti-colonialista verso i Paesi dotati di giacimenti petroliferi con cui faceva affari tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Nel suo intervento alla Conferenza, Meloni ha annunciato che il Piano avrà un budget iniziale di 5,5 miliardi di euro, dei quali circa tre miliardi verranno presi dal Fondo italiano per il clima e due miliardi e mezzo dalle risorse per la cooperazione e lo sviluppo (cioè stanziamenti annuali previsti per i Paesi aderenti all’Ocse).
Il Piano avrà cinque “pilastri” (istruzione, sanità, agricoltura, acqua ed energia) e servirà a coordinare diversi progetti in realtà già in corso e su cui varie aziende pubbliche hanno già iniziato a investire.
Meloni ha riconosciuto comunque che la questione africana non potrà essere affrontata solo dall’Italia e che sarà necessario integrare il Piano Mattei con i progetti di sviluppo per l’Africa avviati dalla Commissione europea (il cui piano di investimenti prevede di spendere nel continente 150 miliardi di euro entro il 2027).
Nel resto del mondo
Hamilton: Il pilota britannico Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, lascerà la Mercedes nel 2025 (con cui corre dal 2013) ed entrerà nella scuderia della Ferrari.
Orbàn: Il Consiglio europeo ha approvato 50 miliardi di euro di nuovi aiuti per l’Ucraina: l’invio dei fondi è stato votato anche dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, finora unico contrario a questo accordo. Sembra che ad Orbán non sia stato promesso, in cambio del voto, di sbloccare alcuni fondi europei per l’Ungheria da tempo sospesi.
Picche e forconi: In occasione di un Consiglio europeo straordinario a Bruxelles, centinaia di agricoltori hanno organizzato una violenta protesta davanti al Parlamento europeo: hanno abbattuto una statua, appiccato fuochi, rovesciato letame in strada e lanciato uova contro gli uffici.
Svapo:Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha annunciato che il suo governo sta lavorando a una legge per vietare le sigarette elettroniche usa e getta, soprattutto a causa della loro diffusione tra gli adolescenti.
Sandra Milo: Lunedì, a 90 anni, è morta l’attrice Sandra Milo: dopo l’esordio nel 1955 ha ottenuto il suo primo ruolo importante nel 1959 con “Il generale Della Rovere” di Roberto Rossellini. Ha recitato in “8½” e in “Giulietta degli spiriti” di Federico Fellini, con cui ha avuto una lunga relazione sentimentale.
Foto svedesi dell’America nera.
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Megan thee Stallion e Nicki Minaj stanno litigando.
Stai sul pezzo
Lunedì è la Giornata mondiale contro lo spreco alimentare.
Giovedì il Ministro degli esteri Tajani terrà un’udienza informativa davanti al Parlamento per riferire lo stato delle cose della questione Ilaria Salis.
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