Il clima non ha legge
Tra denunce climatiche, problemi mediorientali e nuovi progetti di Factanza, buona settimana con le Weekly Pills!
In Svizzera 2000 over 65 hanno denunciato il loro Stato per non star facendo abbastanza contro il cambiamento climatico: hanno vinto.
L’Iran e Israele stanno litigando e si sta cercando di risolvere.
OJ Simpson è morto, e Biden ha incontrato il premier giapponese.
Abbiamo qualcosa da dirvi, di importante, nel consiglio della settimana (spoiler).
Anziane per il clima
Se un Paese non fa abbastanza contro il cambiamento climatico, viola i diritti umani?
Secondo la Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu) sì, ed è successo in Svizzera.
Questa settimana la Cedu, un importante tribunale internazionale, ha dato ragione alle “Anziane per il clima”, un’associazione di oltre 2mila donne svizzere con più di 65 anni che avevano accusato il loro Paese di essere venuto meno agli impegni presi per contrastare il cambiamento climatico e di non aver adeguatamente tutelato la loro salute, compromessa dalle sempre più frequenti ondate di caldo.
È la prima volta che un Paese viene condannato in una causa sul clima: secondo la Corte, la Svizzera ha violato l’articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo perché non ha ridotto in modo incisivo le proprie emissioni di gas serra e, quindi, non ha garantito ai suoi cittadini il “diritto al rispetto della vita privata e familiare”.
Oltre al caso svizzero, la Cedu si è espressa su altri due ricorsi simili che sono stati però respinti. Il primo, presentato da sei giovani portoghesi (di età compresa tra gli 11 e i 24 anni), aveva una portata molto più ampia perché accusava ben 32 Stati (Italia compresa) di aver violato i diritti umani per non aver mantenuto l’aumento delle temperature medie globali sotto 1,5 °C, come previsto dall’Accordo di Parigi del 2015.
È stato però giudicato "inammissibile" perché i sei giovani non avevano esaurito tutte le possibilità legali messe a disposizione dal proprio sistema giudiziario nazionale, condizione indispensabile per potersi appellare alla Cedu.
Il secondo ricorso, invece, contro il governo francese, è stato presentato da Damien Carême, europarlamentare dei Verdi ed ex sindaco della città di Grande-Synthe, cittadina sulla costa che rischia di subire sempre più inondazioni a causa del cambiamento climatico. Il suo caso è stato considerato “inammissibile” perché Carême non vive più in Francia e non è più qualificabile, quindi, come “vittima” di un'eventuale violazione dei diritti umani.
Anche se solo una delle tre cause ha ricevuto una sentenza favorevole, la decisione della Corte è comunque importante perché, come ha sottolineato l’attivista svedese Greta Thunberg, potrebbe incoraggiare sempre più persone a “portare i propri governi in tribunale per ritenerli responsabili delle loro azioni” (o inazioni) sul clima.
Teheran vs Tel Aviv
Un attacco dell’Iran contro Israele potrebbe ormai essere questione di giorni, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Da quando l’esercito israeliano ha invaso la Striscia di Gaza lo scorso ottobre, l’Iran non ha mai attaccato direttamente Israele. Lo hanno fatto, invece, alcuni gruppi suoi alleati, come Hezbollah (un gruppo radicale sciita) in Libano e gli Houthi in Yemen. D’altra parte, anche Israele in questi mesi ha intensificato gli attacchi in Libano e in Siria contro obiettivi legati a Hezbollah e, quindi, indirettamente all’Iran.
Ma dal 1° aprile le cose sono cambiate. Poco meno di due settimane fa, infatti, un bombardamento israeliano contro l’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, ha ucciso Mohammad Reza Zahedi, un importante generale delle Guardie rivoluzionarie (che sono la forza militare più potente dell’Iran in questo momento). Sembra che, quindi, ora, l’Iran abbia deciso di attaccare come forma di ritorsione per il bombardamento e per “scoraggiare” Israele dal ripetere nuovamente uccisioni come quella di inizio mese.
Secondo alcune fonti, le autorità iraniane stanno considerando vari piani di attacco, ma non hanno ancora deciso come agire. Lo scenario peggiore prevede che l’Iran colpisca direttamente il territorio israeliano, ma potrebbero essere assalite anche le ambasciate israeliane all’estero. In qualsiasi forma, l’attacco potrebbe portare comunque a un’estensione dei conflitti e delle violenze in Medio Oriente.
Intanto il livello di allerta è massimo, Israele ha intensificato la sorveglianza e gli Stati Uniti, proprio perché le minacce di un attacco sembrano sempre più concrete, hanno limitato gli spostamenti dei diplomatici nel Paese.
Nel resto del mondo
Gender Vaticano: in un documento sulla dignità umana, il Vaticano ha ribadito che la gestazione per altri deve essere proibita a livello universale perché “lede la dignità della donna e del figlio”. Nel testo si condanna anche l’aborto, l’eutanasia, il suicidio assistito e la “teoria del gender”.
Aborto in Arizona: la Corte suprema dell’Arizona ha stabilito che si può applicare il divieto quasi totale di aborto previsto da una legge del 1864, che punisce l’interruzione volontaria di gravidanza anche in caso di stupro e incesto, con pene da due a cinque anni di carcere.
Biden - Kishida: il presidente statunitense Joe Biden e il primo ministro giapponese Fumio Kishida, in visita a Washington, hanno presentato un “piano di cooperazione militare” per rafforzare l’alleanza tra i due Paesi e contrastare Cina e Russia.
Centrale di Suviana: sono morte sette persone e cinque sono rimaste ferite in un’esplosione nella centrale idroelettrica di Enel a Bargi, sull’Appennino bolognese, costruita quasi del tutto (circa 60 metri) sotto il livello dell’acqua del bacino artificiale di Suviana.
OJ Simpson: è morto a 76 anni l’ex giocatore di football americano e attore O. J. Simpson, che nel 1994 venne accusato dell’omicidio dell’ex moglie Nicole Brown e di un amico di lei. Nonostante le prove a suo carico, fu assolto, ma tre anni dopo fu costretto a risarcire le famiglie delle vittime, in sede civile.
Consiglio della settimana
I social oggi sono una nuova piazza pubblica, dove si crea, si comunica, ci si conosce, ci si informa. Noi lo facciamo ormai dal 2019, e sappiamo quanto sia difficile farlo bene, con dei valori e con i giusti strumenti. Per questo non vi preoccupate.
Stiamo arrivando.
Con la Factanza Academy, un progetto nato per raccontare tutto ciò che serve sapere per comunicare sui social, ideare strategie e creare contenuti di valore.
Questo è un anticipo che vi diamo in confidenza: se volete saperne di più, cliccate qui per iscrivervi alla mailing list, e sapere tutto quello che succederà.
Un falso giocatore di scacchi.
Non tutti gli errori vengono per nuocere.
Una generazione perduta sui social?
Cosa diceva Jung sulla felicità.
Una persona ragguardevole, OJ Simpson.
Hai una domanda che necessita di risposta?
Un dubbio che ti angoscia?
Qualcosa da chiederci?
Una testimonianza che vuoi portare?
Questa è la rubrica per te! Scrivici direttamente su whatsapp a questo numero +39 331 428 6935. O su Telegram. Ogni settimana sceglieremo uno o due messaggi, a cui risponderemo direttamente qui, in queste pagine di Newsletter.
Stai sul pezzo
Lunedì si festeggia per la prima volta la Giornata nazionale del Made in Italy.
Il 19 aprile ci sarà uno sciopero scolastico, e anche una marcia del Fridays for Future.