omicron is the new delta
Tra varianti che spaventano il mondo, ribellioni al consumismo e preparazioni per lo schianto di futuri asteroidi, buona settimana con le Weekly Pills!
La Delta ci aveva annoiato
Lo abbiamo già scritto e sentito: siamo ufficialmente nella quarta ondata. Abbiamo raggiunto i 13mila nuovi casi giornalieri e il tasso di positività ha superato stabilmente il 2%. Ma non finisce qui: sembra che una nuova variante, non proprio innocua, abbia cominciato a diffondersi in Africa meridionale. La chiamano variante B.1.1.529, ma il suo nome ufficiale è Omicron, ed è stata identificata per la prima volta in Botswana a inizio novembre. Ora sembra essersi diffusa in 6 Paesi africani (Sudafrica, Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbabwe e Botswana), più un caso accertato a Hong Kong e Israele, anche se la maggior parte dei casi è stata identificata a Gauteng, una provincia del Sudafrica.
Per ora le infezioni confermate sono meno di un centinaio, ma quello che spaventa davvero è che le prime analisi hanno mostrato più di 30 nuove mutazioni della proteina spike rispetto al virus originale. Questo significa che ci troviamo di fronte a un virus molto diverso rispetto a quello che il nostro sistema immunitario ha visto finora, ma soprattutto rispetto a quello su cui sono stati testati i vaccini: è ancora presto per dirlo, ma questo potrebbe implicare una contagiosità molto elevata e una possibile inefficacia dei vaccini che abbiamo oggi. Molti laboratori e centri di ricerca hanno già avviato gli studi per verificare le caratteristiche e la modalità di diffusione di questo virus. Intanto, il Ministro Speranza ha già firmato un’ordinanza «che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini».
Visto che non sembra esserci tempo da perdere, mercoledì il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto anti-Covid, introducendo il famigerato Super green pass, oggetto di accesi dibattiti pubblici e politici nei giorni scorsi.
Il Super green pass entrerà in vigore ufficialmente lunedì 6 dicembre fino al 15 gennaio 2022, e consisterà in una certificazione rinforzata, che sarà disponibile solo a chi si sarà vaccinato o sarà guarito dall’infezione; avrà una durata di 9 mesi (non più di 12) e sarà valido anche in zona bianca. Chi non disporrà di questo Super green pass non potrà accedere a bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri e discoteche, e non potrà partecipare a cerimonie pubbliche ed eventi sportivi. In zona arancione, chi sarà dotato di Super green pass non dovrà rispettare le restrizioni; dovrà farlo invece in caso di zona rossa.
Il green pass “base” continuerà a esistere, sarà ottenibile tramite normale tampone negativo e permetterà di accedere al luogo di lavoro, agli alberghi e alle palestre; tuttavia, diventerà necessario per accedere ai mezzi di trasporto pubblici.
Nello stesso decreto è stato anche introdotto l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari (anche amministrativi), per tutto il personale del sistema scolastico e per le forze di polizia e militari. Inoltre è stata resa obbligatoria la terza dose per il personale sanitario e delle Rsa.
Intanto, si è deciso di estendere la possibilità di ricevere la terza dose anche agli over 18, e dopo 5 mesi (prima erano 6) dalla seconda dose. Questo grazie alla circolare del ministero della Salute firmata mercoledì. Sempre sul lato vaccini, l’Ema ha approvato l’utilizzo del vaccino di Pfizer-BionTech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni a seguito della valutazione dei dati forniti dalla casa produttrice, che dimostrerebbero che il vaccino fornisce il 90,7% di efficacia contro il virus. I bambini riceveranno una dose di 10 microgrammi di vaccino, un terzo di quella riservata agli adulti.
Black Friday o Green Friday?
Ieri è iniziato il Black Friday, la giornata di sconti pazzi importata dagli Stati Uniti: durante il weekend e fino a lunedì, i negozi e i canali di e-commerce saranno presi d’assalto da chi cerca l’offerta dell’anno e chi ne approfitta per fare qualche regalo di Natale in anticipo. Di solito i best-seller di questi giorni sono i prodotti di elettronica, i giocattoli e i videogiochi.
Secondo alcune stime, quest’anno spenderemo 1,8 miliardi di euro tra il Black Friday e il Cyber Monday. Un buon segnale di ripresa economica. Tuttavia, secondo il Dirty Delivery’ Report 2021, in Inghilterra tutte le spedizioni degli acquisti rilasceranno oltre 380mila tonnellate di Co2 nell’atmosfera. E questo ci dà qualcosa a cui pensare: sono anni che molte voci si alzano contro il consumismo esagerato del Black Friday, che porta a centinaia di migliaia di acquisti “inutili” di prodotti buttati dopo qualche settimana o addirittura di prodotti invenduti che finiscono direttamente nelle discariche. Si contribuisce in maniera importante allo spreco di risorse, all’inquinamento e allo sfruttamento della manodopera, in un periodo storico che necessiterebbe di tutt’altro.
Per questo, da alcuni anni diverse aziende hanno deciso di agire in controtendenza, favorendo pratiche sostenibili e iniziative green: questo movimento ha preso il nome di Green Friday, in aperta sfida al Black Friday. Molti brand durante questo weekend chiuderanno i propri store o non offriranno alcun tipo di sconto; alcuni devolveranno in beneficenza i loro prodotti, e altri ancora reinvestiranno i profitti del venerdì in progetti sostenibili come fece Patagonia già nel 2016, che finì per devolvere in beneficenza ben 10 milioni di dollari. Ikea per esempio, darà buoni sconto a chiunque riporterà indietro i vecchi mobili, per incentivare il riciclo e ridurre gli sprechi. Il brand Davines investirà tutti gli utili di ieri alla fondazione Slow food Italia per salvare l’ape nera, e compenserà le emissioni prodotte dalle proprie spedizioni; Oway invece ha deciso di chiudere tutti i propri negozi.
Nel resto del mondo
Fantascienza
Un asteroide impatterà con la Terra tra tre mesi, e sarà una catastrofe devastante. Non è vero, ma se lo fosse vorremmo tutti che qualcuno facesse qualcosa. Per fortuna ci sta pensando la Nasa, che mercoledì ha fatto partire la missione Dart con cui proverà a modificare la traiettoria di un asteroide di passaggio vicino alla Terra. La missione servirà proprio a capire se è possibile intervenire nel caso di un pericolo d’impatto vero e proprio. Un razzo Falcon 9 della compagnia Space X di Elon Musk è decollato dalla California, trasportando con sé la navicella Dart che dovrà raggiungere l’asteroide Dimorphos (un asteroide che orbita intorno al Sole, innocuo per noi) e scontrarsi con esso: la collisione, che avrà luogo tra il settembre e l’ottobre del 2022, avverrà a una velocità di 6 chilometri al secondo, e sarà un primo test importantissimo per capire la fattibilità di un piano di modifica della traiettoria, un’importante strategia di difesa della Terra da future “minacce spaziali”.
“Take me down to the Bitcoin city”
El Salvador, che è stato il primo Paese al mondo a dare corso legale al Bitcoin, ha annunciato la costruzione di una “Bitcoin city” che si troverà alla base di un vulcano. Questa nuova città verrà finanziata con dei Bitcoin-bond e ricaverà l’elettricità necessaria per il mining dei Bitcoin proprio dall’energia geotermica fornita dal vulcano Conchagua, rendendola una città green e sostenibile. L’annuncio è stato fatto dal giovane presidente Nayib Bukele, e fa parte del piano dell’amministrazione per attirare capitali nel Paese. Bitcoin-city avrà una forma circolare (che ricordi la forma di una moneta) e non imporrà tasse per chi ci si stabilirà, a eccezione della VAT (il corrispettivo inglese dell’Iva). La raccolta fondi per la costruzione della città, che si pensa costerà intorno ai 300mila Bitcoin, inizierà nel 2022 con l’emissione del primo bond garantito da Bitcoin del valore di un miliardo di dollari.
A Hollywood si stanno truccando troppo?
Abbiamo tutti degli amici che mangiano le croste del formaggio. Sono pazzi loro o ci stiamo perdendo qualcosa?
Giovedì negli Stati Uniti c’è stato il Thanksgiving! Il New York Times ci consiglia alcune ricette, se volete provare a immergervi nel mood. Magari per Natale.
Quindi gli NFT alla fine possono fare qualcosa di utile, forse.
Se il prossimo San Valentino sarete soli, saprete a cosa dare la colpa.
Da: @politicallyretro
Stai sul pezzo
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L'1 dicembre sarebbe un mercoledì