scusate per il ritardo
Tra tensioni diplomatiche, addii importanti e conquiste storiche, buona settimana con le Weekly Pills!
Diplomazia portami via
Sta continuando a crescere la tensione sul confine orientale dell’Europa. Da settimane la Russia starebbe dislocando forze militari sul confine ucraino, sfruttando la rumorosa crisi dei migranti tra Bielorussia e Polonia, e organizzando esercitazioni sui confini: una serie di mosse politiche che spaventano non poco la comunità internazionale ma soprattutto la NATO, che ha da sempre rapporti molto particolari (non proprio di piena fiducia) con la Russia. Secondo alcune fonti, già 100mila soldati sarebbero stati ammassati sul confine ucraino, mentre un report dell’intelligence statunitense aveva già avvertito di un'operazione da 175mila uomini pronta a partire nel 2022 per invadere l’Ucraina. Il precedente del 2014, cioè l’annessione militare russa della Crimea (territorio ucraino), scatena dei flashback importanti, che oggi la NATO, e gli Stati Uniti in primis, sono decisi a non ignorare.
Martedì è stata organizzata una video conferenza tra Biden e Putin per provare a de-escalare la situazione attraverso la cara vecchia diplomazia. L’incontro, a detta dei testimoni, è stato amichevole e calmo, e molto rispetto è stato mostrato da entrambe le parti. Tuttavia una risoluzione non c’è stata: la Russia invoca il “diritto a difendere la nostra sicurezza”, mentre Biden ha promesso un pacchetto di sanzioni economiche e politiche “mai viste”, in accordo con l’Europa, nel caso di un’aggressione. Al centro delle sanzioni ci sarebbe il blocco del gasdotto Nord Stream 2, un ambizioso e remunerativo progetto per il rifornimento di gas che collegherebbe direttamente la Russia e la Germania; un progetto a cui gli Stati Uniti si oppongono ufficialmente, e che salterebbe (secondo accordi diplomatici presi privatamente tra Usa e Germania) nel caso di un attacco. Putin, da parte sua, accusa i tentativi della NATO di espandersi a est e di accumulare pressione politica e militare sui suoi confini: la Russia, in pieno stile post-URSS, ci tiene che tra i suoi territori e quelli dell’Alleanza Atlantica ci sia dello spazio respirabile, e la possibilità che l’Ucraina possa entrare nell’alleanza rappresenta un pericolo assolutamente inaccettabile.
Intanto si è aperto giovedì il Summit sulla democrazia organizzato dagli Stati Uniti, a cui hanno partecipato 110 ospiti, e da cui sono stati esclusi Stati come Ungheria, Turchia, Egitto, Cuba, Russia e Cina. Quindi, chiaramente, qualche malcontento c’è stato tra i non invitati al ballo; specialmente la Cina, che ha dovuto subire la beffa di vedere invitata Taiwan, e la Russia, che sa che si sarà sparlato di lei e della sua relazione complicata con l’Ucraina. Biden ha aperto l’incontro citando studi che affermano che le democrazie e le libertà individuali sono state indebolite negli ultimi 15 anni in tutto il mondo, affermando quindi la necessità di uno sforzo globale e condiviso per liberare ogni cittadino del mondo dalla repressione dei propri diritti fondamentali. Ha affermato che è necessario lottare “contro gli autoritarismi”, e ha sfruttato l’occasione per srotolare il suo piano diplomatico per risolvere la situazione russa al confine ucraino. A margine dell’incontro, ci sono state diverse telefonate tra il POTUS alcuni membri NATO dell’Europa orientale e anche con il presidente ucraino Zelensky, a cui ha fatto sapere che gli Usa sostengono un’entrata dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica.
Pechino ha accusato gli USA di rinfocolare, con i mancati inviti a questo summit, una mentalità geopolitica da Guerra Fredda, e di decidere in maniera arbitraria cosa sia una democrazia e cosa no imponendo il modello occidentale. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha definito questa iniziativa “Un pretesto per istigare il confronto tra Stati che passerà alla Storia soltanto come una manipolazione della democrazia”.
Paese che vai, diritti che trovi
Dignità per tutti
È stato approvato ufficialmente dal Consiglio Ue l’inizio dell’iter che dovrebbe portare all’introduzione del salario minimo europeo. Non verrà stabilita una cifra minima che ogni Paese europeo è tenuto a rispettare, quanto piuttosto un meccanismo comunitario che permetta di non scendere sotto quelli che sono stati definiti «standard dignitosi di vita». Questa dovrebbe garantire a 25 milioni di lavoratori condizioni più eque, portando a un aumento della busta paga per i cittadini in oltre la metà degli Stati membri. Nell’ambito del Consiglio UE non tutti hanno votato a favore della proposta: Austria e Germania si sono astenute, Danimarca e Ungheria, invece, hanno espresso la loro opposizione.
Chiamiamolo lavoro
Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha presentato il pacchetto per la tutela dei rider e dei lavoratori delle piattaforme come Uber, Deliveroo, Just Eat e Glovo, con una lista di criteri per inquadrare i lavoratori come dipendenti e spingere la loro assunzione. Sono attualmente 28 milioni gli europei che lavorano per 500 diverse piattaforme internet. Secondo la Commissione europea, 5,5 milioni di essi non sono correttamente classificati, ossia risultano liberi professionisti quando sono nei fatti lavoratori dipendenti. Se una piattaforma rispetterà alcuni criteri precisi, allora sarà automaticamente considerata come un datore di lavoro, e i suoi lavoratori potranno godere di diritti come le ferie garantite, un salario minimo (nei paesi in cui è previsto), congedi parentali, permessi per malattia, accumulo dei contributi per la pensione.
Vietato fumare. Per sempre.
Il governo neozelandese vuole introdurre una legge per impedire alle nuove generazioni di cominciare a fumare sigarette, vietando la vendita per tutta la vita di prodotti contenenti tabacco alle persone nate dopo il 2008. La proposta di legge deve ancora passare dal Parlamento, ma dovrebbe essere approvata senza complicazioni e prevede anche un abbassamento della quantità di nicotina presente nelle sigarette e una diminuzione degli esercizi commerciali che possono venderle.
Ama chi vuoi
Dopo quattro anni di dibattito, il Parlamento cileno ha approvato l’introduzione nell’ordinamento del matrimonio per coppie dello stesso sesso, la filiazione e l’adozione da parte di queste. Il provvedimento legislativo, dopo il sì del Senato, ha ottenuto l’approvazione definitiva del Congresso, con 80 voti a favore, 20 contrari e due astensioni. In Sud America, tra i paesi che già hanno legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso ci sono Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica, Uruguay e alcuni stati del Messico. Nel mondo, i paesi ad averli legalizzati sono più di trenta.
Finisci la vita come vuoi
Le commissioni Giustizia e Affari Sociali della Camera hanno dato il primo via libera al testo sull’eutanasia. Nonostante il lavoro di mediazione in commissione non si è raggiunto un accordo tra le forze politiche. Il centrodestra ha infatti votato contro il via libera al testo mentre hanno votato a favore Pd, M5s, Liberi e uguali, Italia viva e Più Europa.
Menzioni speciali
Dopo 16 anni di “regno” incontrastato al centro dell’Europa, Angela Merkel lascia la carica di Cancelliera nelle mani del socialdemocratico Olaf Scholz, all’indomani della finalmente trovata coalizione di governo (il “semaforo”, che include i liberali e i Verdi).
Gli Stati Uniti hanno annunciato il boicottaggio diplomatico delle prossime Olimpiadi invernali del 2022, che si terranno in Cina. La motivazione è legata alle violazioni dei diritti umani portata avanti dal governo cinese nei confronti degli Uiguri nello Xinjiang. Alla decisione degli Usa hanno fatto seguito Australia, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Canada. La Cina ha detto che gli Usa “la pagheranno cara”
Avete mai buttato nella spazzatura 350 milioni di euro? Lui sì.
In alcuni casi sembra che muoiano di Covid-19 più persone tra i vaccinati, ma i vaccini funzionano. Non fatevi ingannare dal Paradosso di Simpson.
Hanno trafugato il segretissimo algoritmo di Tik Tok. Ora sapete perché quel video così stupido è andato virale.
Se si votasse oggi, chi vincerebbe?
“Stanno arrivando le feste, preparatevi”
Da: @intrashttenimento2.0
Stai sul pezzo
La Calabria, da lunedì, sarà la terza regione italiana ad entrare in zona gialla
Lunedì andrà anche in Aula il ddl sul suicidio assistito.
Da mercoledì prossimo scatta l’obbligo vaccinale per personale amministrativo della sanità e della scuola, docenti, militari e forze di polizia.
Giovedì 16 è stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori, da parte di CGIL e UIL.