Un dossier per domarli
Tra informazioni riservate, discorsi presidenziali e ripassi di geografia, buona settimana con le Weekly Pills!
Recappigro
Un possibile scandalo politico legale è appena esploso nella Direzione nazionale antimafia, e si sta parlando di “dossieraggio”.
Joe Biden ha fatto il suo discorso sullo Stato dell’Unione degli USA, con qualche novità legata a Gaza.
La Svezia è ufficialmente entrata nella Nato, e Jorit si è fatto una foto con Putin, scatenando polemiche.
Il consiglio della settimana di oggi vi aiuterà a rispolverare un po’ di geografia, per far contenti papà e mamma.
Dossieraggio o non dossieraggio
“Dossieraggio” è la parola della settimana. Ma cos’è questa storia della raccolta di dati finanziari di moltissime persone, tra cui politici e altri volti noti?
La procura di Perugia sta indagando su 16 persone accusate di aver sfruttato le banche dati della Direzione nazionale antimafia (Dna) per ottenere e diffondere informazioni riservate (per esempio su conti correnti e dichiarazioni dei redditi). Tra i principali indagati ci sono il luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano e il magistrato Antonio Laudati: entrambi hanno lavorato a lungo nella Dna.
L’inchiesta, in realtà, è iniziata sette mesi fa, ma siamo tornati a parlarne ora perché negli ultimi giorni sono emersi nuovi dettagli. In particolare, un lungo elenco di persone “controllate” (almeno 165 “mediaticamente esposte”): tra queste diversi ministri del governo Meloni e altri politici, come Matteo Renzi, ma anche personaggi noti del mondo dello sport (Cristiano Ronaldo, Massimiliano Allegri) e dello spettacolo (Fedez).
Ma facciamo un passo indietro. Tutto è iniziato nell’ottobre del 2022 e dal ministro della Difesa Guido Crosetto: in alcuni articoli del giornale “Domani” vennero pubblicati i compensi ricevuti dal ministro da parte di aziende legate all’industria delle armi, per consulenze proseguite anche dopo la nomina. A seguito della diffusione di queste informazioni, Crosetto chiese alla procura di Roma di indagare sull’accesso ai dati.
Si è scoperta così la responsabilità di Striano nel passaggio dei dati ai giornalisti di “Domani”. Il finanziere lavorava all’ufficio delle Sos (“Segnalazioni di operazioni sospette”, effettuate dalle banche quando notano degli spostamenti di denaro sospetti sui conti correnti) e poteva accedere a diverse banche dati. E, come lui, anche il magistrato Laudati.
Ma non tutto è chiaro, in questa inchiesta (passata intanto alla procura di Perugia). Per esempio, non è stato ancora spiegato cosa abbia spinto Striano a fare oltre 800 accessi al sistema informatico e a scaricare, tra il 2019 e il 2022, più di 33mila file.
Anche per questo parlare di “dossieraggio” potrebbe essere impreciso: con questo termine, infatti, ci si riferisce a una raccolta di informazioni riservate fatta su commissione e a fini ricattatori, ma dai primi accertamenti non sembra che sia una questione di soldi (d’altronde nessun indagato è accusato di corruzione, bensì di “falso, accesso abusivo a sistema informatico e abuso d’ufficio”). Vedremo in queste settimane come proseguiranno le indagini.
Come sta questa Unione?
Sessantotto minuti: questa la durata del discorso sullo stato dell’Unione tenuto giovedì sera dal presidente Joe Biden davanti al Congresso. In più di un’ora il nome di Donald Trump non è mai stato pronunciato, sostituito da ben tredici riferimenti al suo “predecessore”.
Il tradizionale appuntamento annuale della politica statunitense - un’occasione per parlare delle condizioni generali del Paese, dei progetti e delle priorità del governo - quest’anno era molto atteso, soprattutto a campagna elettorale in corso e in vista delle elezioni presidenziali di novembre.
Durante il discorso Biden, con tono sorprendentemente energico, ha rivendicato i successi della sua presidenza e affrontato alcuni dei temi più cari all’elettorato americano. Tra questi, l’importanza della democrazia, la tutela dei diritti riproduttivi e dell’accesso alle cure mediche, la ripresa economica del Paese e il contrasto alla migrazione illegale.
Biden ha sottolineato l’importanza di difendere le libertà dei cittadini statunitensi dalle minacce “esterne e interne”, ma anche di proseguire la battaglia per ripristinare il diritto di aborto a livello federale. Quanto alla questione delle migrazioni, invece, ha ribadito la necessità di trovare il prima possibile l’accordo su un disegno di legge per gestire l’emergenza al confine con il Messico.
Ha parlato a lungo anche della situazione in Medio Oriente, annunciando che l’esercito degli Stati Uniti costruirà un porto temporaneo sulla costa della Striscia di Gaza per facilitare la consegna degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Il progetto prevede di accogliere in quest’area le navi che trasportano cibo, acqua e medicinali, provenienti da diversi Paesi.
Infine, dato che il tema dell’età di Biden, che ha 81 anni, è diventato centrale nella campagna per la rielezione, il presidente ha ricordato che è proprio la sua età ad avergli insegnato ad “abbracciare la libertà e la democrazia” e a “non dare all'odio un porto sicuro”. Non come “altre persone della sua età” (o quasi, visto che Trump è poco più giovane), che vedono invece “una storia diversa”, fatta di “risentimento, vendetta e punizione”.
Nel resto del mondo
Jorit - Putin: lo street artist napoletano Ciro Cerullo (in arte Jorit), famoso per i murales realizzati sulle facciate dei palazzi, ha partecipato al Festival della Gioventù a Sochi, in Russia. Sul palco ha chiesto a Putin di fare una foto insieme “per mostrare all’Italia che è un essere umano come tutti e che la propaganda diffusa in giro è falsa”.
Svezia - Nato: la Svezia è ufficialmente entrata a far parte della Nato, dopo aver consegnato al governo degli Stati Uniti i documenti necessari per l’ingresso. Il Paese è ora il 32esimo membro dell’alleanza.
Super - Tuesday: è il giorno in cui si ssono svolte le primarie americane in più Stati contemporaneamente (15 quest’anno); come previsto, il presidente Joe Biden ha vinto in praticamente tutte quelle dei Democratici e l’ex presidente Donald Trump in quelle dei Repubblicani.
Zelensky - Mitsotakis: un attacco missilistico nel porto di Odessa, in Ucraina, ha causato un’esplosione a poche centinaia di metri dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e dal primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, in visita nel Paese.
Hamas - Israele: sono di nuovo in stallo i negoziati tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Le richieste di entrambe le parti restano inconciliabili e sembra sempre più complicato trovare un’intesa prima dell’inizio del Ramadan, il prossimo 10 marzo.
Li guarderete gli Oscar domani notte?
Chi era Akira Toriyama.
Un farmaco per smettere di desiderare.
Niente più turisti nel quartiere delle geishe.
Quando anche il benessere diventa stressante.
Stai sul pezzo
Domani notte ci sono gli Oscar, la diretta comincia su rai 1 alle 23:30.
L’11 marzo è la Giornata mondiale del sonno. Dormite un po’ che vi serve sicuramente.